Speleonauta: ho vissuto 700 ore sottoterra come Michel Siffre

Intro n 2012 ho vissuto per un mese da solo nella grotta del pidocchio nel Monte Pellegrino a Palermo a circa 25 m di profondità La Grotta era sempre al buio la temperatura costante a 18° e l'umidità al 100% io non avevo orologio computer o altri strumenti per misurare il passare del tempo e per fortuna perché tutto questo per vivere un'esperienza in assenza di tempo come la definì il grande speleonauta Michel siffre a cui mi ero ispirato quando ho organizzato questa esperienza ovviamente non sono mancati i casini eh Ci sono state invasioni di insetti un terremoto ho avuto le allucinazioni ho vissuto momenti molto intensi ma dopo 700 ore di solitudine Sono uscito a vedere le stelle Ebbene sì 700 ore in solitario all'interno della grotta del pidocchio nel Monte Pellegrino a Palermo Questa è la storia che vi racconterò oggi una storia un po' particolare lo ammetto Perché diciamo non sempre si sente parlare di persone che hanno vissuto nelle grotte sebbene ci siano questi esempi nella storia questo è stato un po' il mio esperimento esperimento narrativo non tanto scientifico che ho fatto appunto nel nel 2012 ve lo racconterò sia per quanto riguarda l'organizzazione molto importante di questo esperimento sia anche per appunto tutta la parte psicologica di come ho vissuto questa questa esperienza molto particolare che per quanto non sia un'esperienza unica nella storia comunque per me è stata molto importante molto formativa Nel frattempo se ancora non l'avete fatto iscrivetevi al canale mettete like al video è un supporto che per me molto importante mi permette di continuare a creare contenuti di questo tipo e partiamo da dove nasce l'idea di vivere L'idea un mese in una grotta era il 2011 fine 2011 io facevo il volontario nel soccorso Alpin speleologico a Palermo quindi il mio lavoro era seguire in alcune operazioni il cnss e documentare quello che succedeva ce ne sono successe un po' di tutti i colori è stato veramente un'esperienza formativa Anche perché questa qua è veramente gente super competente super formata io avevo Chi era Michel Siffrè letto in quel periodo di shels FR il primo speleonauta quindi il primo geologo e speleologo che oltre ad aver fatto una serie infinita di esplorazioni in Europa in grotte in Italia in Francia in tutto il mondo era diventato famoso per i suoi esperimenti fuori dal tempo cioè delle permanenze In solitario in isolamento all'interno di Grotte spesso molto profonde per capire come influisce sul corpo umano l'assenza di tempo Quindi intesa come assenza di di sole o di esperimenti temporali quindi di orologi e lui ha fatto degli esperimenti da 2 a 6 mesi all'interno di alcune Grotte e nel suo caso Addirittura lui provò anche a fare degli esperimenti quando era già più più grande più avanti negli anni ovviamente quando ho Mi hanno preso per pazzo cominciato a parlarne con i miei colleghi mi hanno preso un po' per scemo Cioè nel senso ma perché Cioè chi te lo fa fare soprattutto è possibile organizzare questo genere di cose in Sicilia nessuno l'aveva mai fatto anche lo speleologo più diciamo più esperto di tutti non aveva passato più di qualche giorno sotto sotto terra magari in operazioni tra l'altro di soccorso o comunque con dei turni quindi c'era un po' di scetticismo nell'aria ma trovai anche per fortuna delle persone molto entusiaste che decisero di supportarmi e quindi di capire intanto la fattibilità non era assolutamente da sottovalutare l'aspetto organizzativo le autorizzazioni da chiedere la scelta e la preparazione della grotta in Sicilia abbiamo tantissime Grotte ma anche molto molto grandi però questo esperimento doveva essere fatto comunque in sicurezza perché dovevamo preparare Comunque la grotta in modo che fosse sicura tranquilla e che la mia La scelta della grotta permanenza all'interno dell'ambiente ipogeo non impatt dasse l'ecosistema in cui appunto io mi trovavo ospite parlando con il mio amico speleologo Marco Nicolosi vennero fuori due Grotte quindi due opzioni papabili diciamo così per fare questo esperimento la prima molto grande ma un po' lontana da Palermo era quella del coniglio morto l'altra più piccolina ma molto vicino a La grotta del pidocchio Palermo vicino a una strada era quella del pidocchio sinceramente tra tutti e due adesso non so cosa avreste scelto voi ma io ho scelto quella del pidocchio anche perché qua il coniglio morto Cioè ci dovevo vivere un mese Insomma mi sembrava un'associazione un po' esagerata rimaneva il fatto che io non avevo fatto ancora un corso di speleologia non sapevo quanto tempo sarei dovuto rimanere sotto terra per dare un senso a questo esperimento e soprattutto non ero mai stato appunto in una grotta soprattutto nella grotta del pidocchio con Marco Nicolosi decide quindi di fare un piccolo corso di spolia per me che mi mettesse in grado appunto di essere autonomo per esempio di calarmi all'interno della grotta del pidocchio e quindi andiamo a vedere cosa è questa grotta del pidocchio ente sono in una clessidra qua ma c'è modo che crolla qualcosa e rimang qu sotto per sempre tu sei su noi siamo su un crollo va bene Cioè vedi qua questi qua Cè tu vedi terreno al stabile ma non è altro che una serie di Massi incastrati Bene mi fa piacere dev dire che l'ingresso nella grotta del pidocchio fu non privo di di dubbi per me perché l'aria della Grotta è veramente pesante è un'aria piena di umidità un'aria eh molto umida l'umidità al 100% la temperatura è circa 18° e è tutto pieno di fango è molto bagnato come ambiente e soprattutto la grotta del pidocchio è una grotta che intimorisce abbastanza se non hai mai visto una perché è un pozzo è una specie di clessidra da cui si accede da un buco molto piccolo si entra appunto in questa clessidra più o meno a 25 m c'è un primo un primo salone un primo campo calpestabile poi ci si può calare ulteriormente in fondo alla clessidra dove c'è un salone molto bello con delle concrezioni molto interessanti ma presenta delle sacche di CO2 quindi non è un posto in cui si può organizzare il campo invece il salone intermedio era un bel posto per organizzare il campo diciamo bello comunque si poteva così pensare di prepararlo in maniera tale che fosse è vivibile e asciutto tra virgolette per il tempo che mi serviva parlando con altri speleologi venne fuori che il tempo minimo per fare un'esperienza fuori dal tempo avrebbe dovuto essere almeno di un mese Scelsi quindi di stare nella grotta del pidocchio e di starci per un mese la Allestimento del campo preparazione del campo ovviamente non fu facile ho dovuto ovviamente coinvolgere altri speleologi altre persone ho dovuto trovare qualche soldo per comprare attrezzatura perché il campo andava comunque preparato non potevo vivere semplicemente nel fango per un mese no dovevo crearmi un piccolo una piccola zona abitabile non impattare la grotta eh con per esempio accendendo fuochi oppure lasciando i miei escrementi all'interno della Grotta quindi doveva essere organizzata anche una latrina un sistema di rifiuti comunque da sigillare da impacchettare e di conseguenza Bisognava anche mettere in sicurezza La Grotta perché ehm essendoci un altro Pozzo poco sotto quell quello che appunto era il mio accampamento io non mi dovevo trovare nelle condizioni di brancolare nel buio a un certo punto magari la notte o andando in bagno quello che fosse Eh magari cadere nel pozzo sottostante e quindi sfracelli al suolo l'idea fu quindi di chiudere la zona in cui abitavo con delle reti da pollo praticamente da da pollaio non da pollo mettere un telo un tarp un telo di plastica sopra il campo in maniera tale che insomma avrei avrei avuto quantomeno una protezione dalle gocce dello stili cdo della Grotta quindi non mi sarei bagnato più di tanto la cosa fondamentale fu mettere per terra una specie di di tappeto di plastica che era appoggiato su delle su dei tavolacci di legno e su una rete da polli anche lì per rendere calpestabile e asciutto il la mia porzione di campo dove vivevo che era comunque molto piccola erano più o meno 6 m qu tutto fu fatto e preparato in modo abbastanza anche improvvisato ma sempre diciamo col cervello rimaneva un problema fondamentale che era quello della comunicazione Era un esperimento ovviamente di isolamento Però anche Michelle siffre aveva dei collegamenti telefonici per esempio con la superficie per dare tutta una serie di informazioni sul suo stato psicologico nel anche nel caso di emergenze varie che potevano essere anche degli incidenti dei ferimenti io avrei fatto la stessa cosa perché ero all'interno di un parco comunque ed ero supervisionato da eh da un ente che era appunto il soccorso al PIN pedologico quindi decidemmo di installare una radio all'interno del del campo per fare dei check randomici senza riferimenti temporali precisi con me che ero all'interno della Grotta io avrei potuto usare la radio soprattutto Anzi unicamente quando ci fosse stata un'emergenza o se avessi deciso di sospendere l'esperimento era quindi il momento di creare un team che mi avrebbe dato Appunto una supervisione anche da un punto di vista proprio della diciamo della mia persona quindi non solo dall'aspetto tecnico non solo dall'aspetto legato alla grotta ma anche quello relativo alla mia salute quindi fu coinvolto al dottore Napoli del soccorso alpino pirologo per farmi tutta una serie di test fisici una serie di esami prima di entrare in grotta coinvolto un mio grande amico Martino locascio regista e psicologo che non solo mi aiutò Nella formazione psicologica prima di entrare in grotta Ma avrebbe firmato poi come geologia di un sogno che è un po' questa esperimento narrativo questo cortometraggio molto introspettivo che vi lascio ovviamente qua in descrizione Martino mi disse non entrare nella grotta Se non ti senti pulito pulito Ovviamente intendeva di testa perché è un'esperienza in cui molto probabilmente data l'assenza di azione di input il cervello si creerà un mondo a parte si creerà un mondo che non esiste Si crea delle proiezioni si crea lui degli input ovviamente avevo anche Il team medico un esperto un Diciamo un amico che mi avrebbe controllato da un punto di vista dell'alimentazione Walter Gregorio che mi avrebbe Appunto Eh dato tutta una serie di alimenti che potevo utilizzare anche conservare all'interno della Grotta perché la conservazione D degli alimenti per un mese Ovviamente non è non è banale e e ci sarebbe stato anche appunto un personal trainer che era Lorenzo Padalino che invece mi ha dato degli esercizi proprio degli allenamenti da fare durante il giorno perché io comunque dovevo rimanere in forma non potevo farmi trovare dopo un mese ridotto una larva Ecco il campo era pronto La Grotta era messa in sicurezza furono installate all'ultimo due batterie per permettermi anche di poter avere due lucine no all'interno della Grotta perché in oscurità totale probabilmente Magari sarei diventata anche daltonico dopo dopo un mese di oscurità totale o comunque avrei avuto problemi alla vista una volta fuori e partì l'esperimento io entrai nella grotta del pidocchio la sera del 25 marzo mi Carai nella grotta mi preparai il campo e andai a dormire Ingresso in grotta la prima notte fu un mezzo incubo Perché l'aria era molto pesante Non riuscivo a respirare bene e avevo di problemi di ansia anche perché era la prima notte ho detto se devo farne 30 così Non ce la farò mai È stato un momento molto diciamo molto forte c'è l'inserimento all'interno di un ambiente che sì conosci perché ci sei stato dento un paio di volte però è comunque un ambiente totalmente nuovo la sfida era di creare dell'azione durante il giorno La mia routine impedendo che la testa andasse troppo alla deriva la giornata comunque cominciava sempre con una sveglia io mi svegliavo dormivo più o meno quanto Volevo quindi facevo la mia mia colazione poi mi dava una pulita al campo mettevo a posto la brandina che era smontabile perché non c'era spazio nel campo per tenerla montata tutto il tempo e e poi soprattutto non dormivo più fino alla mia sera bisognava tenere comunque la testa occupata avevo dei libri avevo una una chitarra che strimpello ogni tanto per sentire qualcosa di diverso dalle gocce che cadevano sul mio tarp e mi ricordo che piano piano già dal primo giorno cominciai a percepire un po' meglio a capire un po' meglio l'ambiente in cui mi trovavo Innanzitutto con la mia torcia e con la mia frontale cominciai a guardarmi in giro perché sì la grotta più o meno l'avevo vista ma non l'avevo vista bene almeno il mio campo No quello sotto in realtà non l'ho mai visto quello più profondo perché non sono mai sceso fin lì e mi sarebbe piaciuto ma non non ho mai avuto né il tempo né diciamo così la la voglia di di di andar lì e soprattutto non potevo farlo quando ero da solo perché non mi potevo calare autonomamente andare un pozo di sotto Com a fare delle camminate in giro cominciai a disporre il meglio possibile e i bidoni tutto quello che mi serviva per la mia routine pulivo il più possibile il campo perché il campo essendoci molta umidità e dovendo io uscire dalla zona asciutta spesso e volentieri A volte magari sporcava un po' la zona asciutta quindi dovevo dare una pulita feci un calcolo eh Dopo i primi 3-4 giorni di quanto avevo mangiato che mangiavo abbastanza all'epoca era bello Citrigno e mi accorsi che avevo già sbagliato quindi AV finito le risorse AV finito gli alimenti alla seconda settimana quindi probabilmente avrei dovuto richiedere un refill e di farmi calare con delle corde del degli alimenti sin dalla prima notte I miei sogni in grotta io sognai di essere in grotta disteso la mia brandina spesso e volentieri io Sognavo di essere in grotta quasi tutte le notti e di vedere della luce che entrava nel pozzo la luce del sole che entrava nel pozzo invadeva tutto il mio campo e e mi sembrava una cosa da un lato bellissima dall'altro molto strana perché dicevo Ma Comè possibile c'è tutto su su Sole qua dentro cioè la grotta è praticamente al buio no c'era una resistenza da parte della della testa rispetto a questa esperienza Probabilmente quindi sognavo spesso di uscire dalla grotta di vedere la luce di trovarmi magari a casa dei miei o a casa di mia nonna e regolarmente qualcuno mi beccava dicevo Ah scusa ma Igor Ma tu non dovevi essere nella grotta e anche mia nonna mi beccava fuori dalla grotta e mi diceva Ma Igor Ma dici che stavi nella grotta che è successo e io lì morivo di vergogna perché avevo parato no quindi mi svegliavo sudato freddo dicevo No cazzo Meno male sono ancora dentro la grotta però mi svegliavo completamente al buio quando mi svegliavo non riconoscevo il fatto di essere sveglio ma pensavo di essere ancora di stare ancora sognando e viceversa piano piano Soprattutto dopo Credo intorno ai 56 giorni cominciò a Tra sogno e realtà essere sempre più sfocata la linea che separa il sonno dalla veglia altre volte ero in branda stavo dormendo ma Sognavo di essere sveglio di fare delle cose quindi poi quando mi alzavo realmente dalla branda magari facevo colazione avevo magari sognato di aver fatto già colazione dicevo ma sto mangiando una seconda volta la memoria era come se avesse perso i punti di riferimento e come se il cervello si stesse creando delle situazioni che però io non riuscivo più a collocare temporalmente quindi era molto difficile per me capire se avevo appena mangiato se avevo già mangiato se avevo dormito quanto avevo dormito e se il sogno che avevo fatto Era realtà oppure no no Per non impazzire decisi di scrivere tutto scrissi tutto in questo tacquino scrivevo quando mettevo proprio delle TAC per riuscire a capire quando era passato per me un giorno quando avevo letto qualcosa mi segnavo il libro se avevo avvistato degli animali mi segnavo appunto l'avvistamento piccoli insetti poj verso la fine della prima settimana io cominciai a percepire come se fosse un respiro della Grotta cioè quando fuori probabilmente piova quando fuori c'era un cambio repentino di temperatura Il respiro della grotta si sviluppavano delle Correnti all'interno della Grotta che mi portavano magari dell'aria fredda o dell'aria calda e questo per me era una cosa nuova e pian piano cominciai a capire che probabilmente Questo era legato Infatti al al meteo esterno piano La latrina piano cominciai anche a capire i ritmi diciamo fisiologici No perché vi ho detto che c'era una latrina all'interno della Grotta c'era questo VC chimico che io dovevo riempire con del stanze chimiche e che ogni tot si riempiva e che dovevo appunto svuotare in un bidone all'interno del quale ci sarebbero stati appunto quelle che noi chiamiamo le acque nere no Quindi tutti gli scarichi un altro contenitore sigillato invece era per le acque bianche era tutto per l'acqua non so dei Fagioni in scatola o del diciamo dei liquidi che appunto venivano fuori dalla cottura di qualcosa io non potevo accendere fuochi Quindi avevo un pentolino leggevo di grandi avventure ovviamente leggevo di spedizioni sull heiger leggevo i libri di Bonatti La Grotta in un ambiente molto claustrofobico buio e comunque molto silenzioso pian piano il cervello ha bisogno di input e questo è stato il Scherzi della memoria principale ostacolo Secondo me della spedizione che a un certo punto esattamente come aveva predetto Martino il mio amico psicologo il la mia mente ha cominciato a ripescare da dentro delle delle informazioni dei ricordi per avere un po' di carburante per tenere questo cervello di movimento Quindi appena smettevo di leggere magari per fare una riflessione su quello che avevo appena letto dovevo stare molto attento perché la testa a un certo punto cominciava a fare dei ragionamenti che un po' come la la la palla di neve no la l'effetto snowball cominciavano a diventare eh pensieri sempre più grossi sempre più grossi sempre più grossi sempre più importanti e quindi la testa si creava dei mondi in maniera estremamente veritiera estremamente realistica di cose che probabilmente non sarebbero mai successe io nella grotta Ho imparato che a un certo punto questi eventi dovevo tenerli a guinzo quindi dovevo evitare di diventare paranoico o entrare in una situazione in cui i miei pensieri mi avrebbero potuto seriamente fare del male In generale nella solitudine nel wilderness nell'isolamento risolvi un problema alla volta cerchi di avere la visione globale del tutto ma cerchi di evitare che i pensieri creino dei problemi su problemi su problemi che messi poi tutti insieme diventano almeno a livello percettivo insormontabili a un certo punto decisi di interrompere volontariamente i miei pensieri quindi di riportare la concentrazione su qualcosa da fare che poteva essere continuare a leggere che poteva essere pulire il campo che poteva essere farmi da mangiare io dovevo essere costantemente impegnato a fare qualcosa ovviamente il periodo più vulnerabile era il momento del sonno un momento molto sfocato in cui la memoria si intrecciava eventi che erano successi quel giorno quindi che tecnicamente avevo appena vissuto con eventi che erano già successi due o tre giorni prima prima con eventi che potevano succedere ne nei giorni dopo vi sembrerà Le barzellette di TOTTI assurdo ma una delle condizioni una delle cose più che mi hanno salvato devo dire all'interno della Grotta è stata a leggere le barzellette di Totti Adesso so che può sembrare stupido e non ho mai riso per cose così tra virgolette stupide nella mia vita come quando ero in grotta Cioè a un certo punto non riuscivo proprio a fermarmi Quindi grazie Totti per questa possibilità Grazie per avver pubblicato le barzellette C ne sono alcune talmente stupide di Minchia Ma com'è possibile Eppure improvvisamente però cominciarono i casini perché verso la fine della prima settimana Se non ricordo male e io non so perché è successa questa cosa cominciano ad arrivare dei Mosconi li sentivo da lontano perché pian piano la mia percezione il mio udito migliorava e Diventava sempre più sensibile mi sentivo ronzare da lontano e piano piano scendevano all'interno del Pozzo all'interno della grotta prima uno poi L'invasione dei mosconi due poi tre si infilavano all'interno alla grotta e fondamentalmente venivano a morire nella grotta quindi non c'era neanche diciamo una logica no a questa cosa qua se non che fossero stati attratti dalla grotta o risucchiati dentro poi non riuscivano più a tornare su l'unica luce che trovavano ero io Era la mia frontale e quindi se stavo mangiando se stavo leggendo questi Mosconi prima o poi avrebbero puntato la luce della mia frontale mi avrebbero sbattuto nella faccia perché pensavano di uscire dalla grotta probabilmente scambiavano la mia frontale con il foro di uscita dalla grotta io mi trovai Insomma come gli gnavi praticamente la Divina Commedia tempestata Mosconi in un ambiente in cui lo stress era già abbastanza forte e partì questa lotta da ninja contro i mosconi e ricordo che a un certo punto io li beccava anche al buio cioè er diventato talmente bravo che io gli attirava lampadina poi spegnevo la lampadina Pam attaccavo Il moscone P lo prendevo al volo lo schizzava da qualche parte e se andava a morire male da qualche parte mi dispiace per i moscone ma per me è la sopravvivenza e una mattina mentre ero Il terremoto in branda improvvisamente arrivò un boato come un da d'urto che arrivò e colpì il mio campo e io ero in branda ero in quel momento Vulnerabile di cui vi ho parlato in cui non sai se hai sognato una cosa o se è vera poi mi alzai cambiai le batterie della mia Frontale perché ho detto qua è successo qualche cosa cioè Questo potrebbe essere un terremoto arrivò una comunicazione via radio mi segnalarono qui quindi che poco poco prima c'era stato un terremoto a largo di Ustica che ha stato anche abbastanza forte percepito abbastanza Chiaramente in città Infatti avevano evacuato delle scuole la scuola di mia madre Dove mia madre insegnava mia madre insegnante era stata evacuata infatti e quindi questa cosa mi molta ansia perché ho detto Eh speriamo stiano tutti bene In realtà io mi sentivo abbastanza sicuro perché ero circondato da chilometri di roccia nell'immaginario collettivo io ero estremamente vulnerabile in quella situazione di terremoto e probabilmente ero rimasto murato vivo Infatti il soccorso alpino per dovere Ovviamente per questioni di sicurezza organizzò un'ispezione intanto Nell'antro della della Grotta quindi eh diciamo così l'anticamera al pozzo che era la zona più vicina alla strada verificarono che non ci fossero stati dei crolli o dei distacchi mi chiesero a distanza se avessi visto qualche crepa nelle rocce lì in realtà stavo entrando nel vivo dell'esperienza Perché a un certo punto cominciai anche a capire come la grotta stava piano piano prendendo possesso anche del mio campo Almeno questa era la mia la mia percezione io mi sentivo sempre più parte dell'ambiente ipogeo cominciavo a sentire tra l'altro dei rumori che prima non sentivo stavo entrando in quello che Gli ultimi giorni è cosiddetto stato di Grazia essere assorbito dall'ambiente in cui ci si trova e pian piano diventarne completamente parte e soprattutto cominciai a sentire anche degli odori diversi D l'odore della terra l'adore del fango cominciavo a percepire delle forme anche al buio totale Buio Pesto che prima non percepivo finalmente arrivarono gli ultimi giorni io ero 24 ore avanti Quindi ero convinto il giorno prima della mia teorica uscita di essere già al giorno in uscita dievo ma perché non mi chiama nessuno perché non arriva nessuno mi hanno lasciato qua c'è stato questo momento di paranoia in cui ero quasi convinto che la gente m avesse lasciato lì Mi ero anche un po' rotto le palle stare dentro una grotta per fortuna finalmente una mattina si accesa la radio mi chiamavano dalla radio mi diso Ok Igor eh Tra un tot di ore eh ti faremo a prendere esperimento è concluso mi ricordo il momento in cui ho visto scendere per la prima volta il primo operatore e e ricordo l'odore cioè la persona era all'ingresso del Pozzo quasi a 25 m di distanza e io ne sentivo l'odore lì capì che m diciamo i miei sensi Erano veramente amplificati vennero diverse persone a controllarmi venne eh venne il medico il medico che avevo una pressione altissima anche la minima era altissima quasi da collaccio quasi da infarto e con tutto che io non avevo mai sofferto di pressione probabilmente tutta questa serie di eventi la condizione eccetera ha causato in me un fortissimo stress non mi permisero quindi di uscire autonomamente mi dovevano praticamente parancs verso l'uscita del Pozzo e mi diedero del mi diedero degli occhialoni da da saldatore per evitare che appunto la mia vista molto sensibile dopo un mese di oscurità potesse essere appunto danneggiata che i miei occhi potessero essere danneggiati dalla luce solare Perché sono uscito che era una bellissima mattinata di aprile era faceva caldo e la natura era esplosa Finalmente Era molto diversa da quello che avevo lasciato a marzo c'erano i fiori c'erano un sacco di insetti c'erano i mosconi e mi ricordo questa percezione globale di odori diciamo si fu Come rinascere fu come in effetti ero nuovamente uscito da un buco quindi insomma uno dei miei primi pensieri fu chissà quanto deve essere terribile questa esperienza di isolamento per una persona che non si è volontariamente inserita in questa in questa esperienza che non ha volontariamente scelto di vivere quella condizione ma è stata forzata costretta a vivere quell'isolamento e quella reclusione spedizione non sarebbe mai stata possibile senza l'ausilio di appunto del cnss del del parco Montepellegrino di tutte le persone che ci hanno aiutato Quindi anche forestali che ci hanno aiutato nel momento dell'uscita dalla Dal Pozzo e quindi è stato tutto un concerto di persone di familiari che m' hanno supportato di quelli che non mi hanno detto semplicemente Eh ma come fai a vivere nelle grotte che poi ci rimani male che ti scarichi la batteria non c'è da mangiare è stato un insieme di collaborazioni di amicizie al 95% di matrice siciliana di cui sono molto orgoglioso alla fine sono comunque riuscito a vivere un'esperienza In solitario ma comunque accompagnato da grandi nici noi ci sentiamo la prossima volta con un nuovo video una nuova avventura di solito metto le votazioni su Instagram quindi Seguitemi anche su Instagram che magari potete interagire un po' meglio con me ci possiamo vedere anche su patreon Se volete supportare questo canale e avere accesso a dei contenuti che sono diciamo più sul making of del mio del mio lavoro di quello che faccio per per vivere videomaker documentarista e se avete a cuore la sicurezza in montagna Donate il 5x 1000 al Soccorso Alpin pedologico perché sono veramente degli Angeli sulle nostre teste noi ci sentiamo alla prossima Ciao

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