The Handmaid's Tale-Il racconto dell'ancella (M. Atwood) Audiolibro Ita Ottava parte cap 24-25-26-27

[Musica] nono notte 24 faccio ritorno attraverso l'anticamera immersa Nella penombra salgo silenzi le scale entro furtivamente in camera mia mi siedo su una sedia con le luci spente nel mio abito rosso Tutto agganciato e abbottonato si può pensare con chiarezza solo con gli abiti addosso ciò che mi ci vuole è la prospettiva l'illusione di profondità creata da una cornice una sapiente disposizione di forme sopra una superficie piatta la prospettiva è necessaria altrimenti ci sono solo due dimensioni Altrimenti vivi con la faccia pigiata contro una parete un enorme piano di dettagli come quando in una fotografia vedi la trama di una stoffa le molecole di un viso la tua stessa pelle come un diagramma di futilità una mappa attraversata da stradine che non portano da nessuna parte Altrimenti vivi nel presente che non è dove voglio trovarmi ma è dove mi trovo Non c'è scampo il tempo è una trappola e io vi sono chiusa dentro devo scordarmi del mio nome segreto devo scordarmi del passato il mio nome adesso è di Fred ed è qui che vivo devo vivere nel presente cercare di trarne il meglio non ho altro ho solo molto tempo per riflettere ho 33 anni i capelli castani sono alta 1,66 senza scarpe faccio fatica a ricordarmi che aspetto avevo Oh ovaie Vitali Ho solo un'altra possibilità ma da questa sera c'è un cambiamento le circostanze sono diverse posso chiedere qualcosa probabilmente non molto ma qualcosa gli uomini sono macchine sessuali diceva zia Lidia e non molto di più vogliono una sola cosa dovete imparare a manovrarlo per il vostro bene menat lii per il naso È una metafora naturalmente è la natura che li ha fatti così è il disegno di Dio è la realtà zia Lidia non si era espressa proprio così ma questo concetto era implicito in ogni cosa che diceva alle leggi intorno a lei come i Motti dorati sulle teste dei Santi Nei quadri delle epoche più bui anche lei come loro era spigolosa e ossuta posso adattare Questa teoria al comandante Così come mi ha perso nel suo studio con il suo invito a giocare con lui e a baciarlo come se lo desiderassi so che debbo prenderlo sul serio questo suo invito potrebbe essere importante potrebbe essere un passaporto ma potrebbe essere anche la mia rovina devo pensarci seriamente ma qualunque cosa decida di fare seduta qui al buio con i riflettori che illuminano Il rettangolo della mia finestra da fuori attraverso le tende impalpabili come un abito da sposa come un ectoplasma mentre con le mani intrecciate Mi dondolo avanti e indietro qualunque cosa decida di fare c'è qualcosa di comico in tutto questo mi ha chiesto di giocare a Scarabeo con lui e di baciarlo come se lo desiderassi Davvero è una delle cose più bizzarre che mi sia mai accaduta il contesto è tutto ricordo un documentario televisivo che ho visto una volta mandato in onda molto dopo cara stato filmato Avrò avuto 7 o 8 anni Ero troppo piccola per capirlo era la sorta di cose che a mia madre piaceva guardare alla televisione storiche istruttive dopo aveva cercato di spiegarmi che quello che si vedeva Era realmente accaduto ma per me era solo una storia inventata tutti i bambini pensano così di qualsiasi storia prima del loro s'è inventata fa meno paura il programma era un documentario su una di quelle guerre intervistava la gente e mostravano spezzoni di film dell'epoca in bianco e nero e fotogrammi non ricordo molto ma ho ben presente la particolarità delle immagini che sembravano rivestite di un miscuglio di sole e di polvere e di come fossero scure le ombre sotto le sopracciglia della gente e lungo gli zigomi le interviste con i superstiti erano a colori quella che ricordo di più era con una donna che era stata l'amante di un uomo che aveva diretto uno dei campi dove mettevano gli ebrei prima di ucciderli nei forni diceva mia madre ma non c'erano fotografie dei Forni così mi ero fatta un'idea confusa che queste morti avesso avuto luogo nelle cucine e c'è qualcosa di particolarmente terrificante per un bambino in un pensiero come questo i forni significano cucinare e il cucinare viene prima del mangiare Pensavo che questa gente fosse stata mangiata in un certo senso dopo tutto forse è la verità da ciò che risultava dalle interviste l'uomo era stato crudele e brutale la sua amante mia madre mi aveva spiegato che cos'era un amante Non credeva alle mistificazioni aveva un libro con delle illustrazioni degli organi sessuali Già all'età di 4 anni la sua amante Un tempo era stata molto bella c'era una fotografia in bianco e nero di lei e di un'altra donna con il costume da bagno a due pezzi le scarpette di gomma e il cappello a tesa larga Come si usava allora erano sedute ai bordi di una piscina e portavano degli occhiali da sole con una montatura a forma di Occhi di gatto la piscina era vicina alla loro casa la quale a sua volta era vicina al campo coi forni la donna aveva detto di non aver notato mai niente di insolito aveva negato di conoscere l'esistenza dei Forni all' dell'intervista 40 o 50 anni dopo lei stava morendo di enfisema tossiva molto era molto magra quasi emaciata ma andava ancora molto orgogliosa del suo aspetto guarda lì diceva mia madre in parte risentita in parte Ammirata si crede ancora bella era truccata con gran cura aveva molto mascara sulle ciglia e tut rossetto sugli zigomi dove la pelle era tesa come un guanto di gomma portava una collana di perle non era un mostro diceva di lui la gente non fa che ripetere che era un mostro Ma non è vero che cosa pensava non molto ritengo non allora a quei tempi pensava come non pensare erano tempi particolari andava orgogliosa della propria bellezza Non credeva che lui fosse un mostro non era un mostro per lei probabilmente aveva qualche tratto gradevole fischiava stonato sotto la doccia aveva una passione per i tartufi chiamava il suo cane lipen e per farlo star ritto sulle zampe gli dava dei pezzettini di filetto crudo è facile attribuire un'umanità a un essere qualsiasi che tentazione a portata di mano è un bambinone diceva lei tra sé il cuore le si scioglieva mentre gli scostava i capelli dalla fronte o lo baciava sull'orecchio e non per ottenere qualcosa da lui era l'istinto di alleviare le preoccupazioni di rendere più piacevole la vita su su gli dice mentre lui si svegliava da un incubo so che hai tante difficoltà da superare e a tutto ciò lei credeva perché altrimenti come avrebbe potuto continuare a vivere era molto convenzionale sotto quella bellezza credeva alla decenza era gentile con la donna di servizio ebrea o abbastanza gentile o più gentile di quanto occorresse qualche giorno dopo l'intervista si era uccisa l'avevano detto lì alla televisione nessuno le aveva chiesto se lo avesse amato Oppure no ciò che ricordo adesso è il suo trucco sul viso soprattutto mi alzo in piedi al buio comincio a sbottoni il vestito Poi sento qualcosa dentro il mio corpo qualcosa si è rotto si è spezzato mi ha lasciato una spaccatura in faccia attraverso la quale sta per prorompere un suono senza preavviso non stavo pensando a niente di particolare se Lascerò che il suono esca Nell'aria si trasformerà in una risata troppo forte troppo grande la sentiranno ci saranno passi ordini frettolosi forse un giudizio emozione inadeguata alla circostanza deliri interni li chiamavano un ago una pillola potrebbe essermi fatale mi Premo la bocca con entrambe le mani come se stessi per vomitare cado sulle ginocchia la Ris mi so bolle in gola come lava mi porto strisciando fino a dentro l'armadio tiro su le ginocchia soffocherà le costole mi dolgono per lo sforzo di trattenermi ho scotieni sussulti sismici scoppierò vedo rosso dappertutto gaezza da infarto Fa rima comparto morire di risate sof con le risate nelle pieghe del mantello appeso stringo gli occhi pieni di lacrime cerco di ricompormi dopo un po' passa come un attacco epilettico sono ancora qui nell'armadio nolit bastardes carborundorum non posso vederlo qui al buio ma faccio scorrere la punta delle dita sopra la piccola frase scalfita come un cieco che legga la scrittura brel adesso non mi risuona più nella testa come una preghiera ma come un ordine l'ordine di fare che sono parole comunque inutili per me Un antico geroglifico di cui ormai è andata smarrita la chiave perché l'ha scritto non ne valeva la pena non c'è via d'uscita qui raggomitolata sul fondo dell'armadio respiro in fretta poi più lentamente poi di nuovo in fretta come negli esercizi per partorire tutto ciò che sento adesso è il battito del mio cuore che si apre e si chiude si apre e si chiude si apre 25 la prima cosa che ho odito il mattino seguente è stato un urlo e uno schianto a Cora era caduto il vassoio della prima colazione mi sono svegliata ero in terra con la testa nell'armadio appoggiata sul Ello dovevo averlo fatto cadere dalla attacapanni ed essermi addormentata lì per un attimo non mi è riuscito di ricordare dov'ero Cora era in ginocchio accanto a me Ho sentito la sua mano che mi toccava la schiena lei ha urlato di nuovo quando mi sono mossa che c'è ho detto Mi sono girata sul fianco mi sono messa a sedere Oh ho pensato avevo pensato che cosa aveva pensato come se ha detto lei le uova si erano rotte sul pavimento C'erano anche del succo d'arancia e dei pezzi di vetro rotto dovrò riportarti la colazione ha detto Che spreco Ma che cosa facevi lì mi tirava per farmi alzare per rimettermi in piedi come una persona rispettabile non ho voluto dirle che non ero andata a letto Non avrei saputo come spiegarglielo le ho detto che dovevo essere svenuta ma non è stata una buona idea perché lei ha tratto Comunque le sue conclusioni è uno dei primi segni ha detto compiaciuta come il vomitare avrebbe dovuto sapere che non era passato ancora un tempo sufficiente ma lei era piena di speranza no no no non è questo ho detto Sono certa che non è questo Ho solo avuto un capogiro ero in piedi e all'improvviso ho visto tutto buio deve essere stata la tensione di ieri ha detto lei ti toglie le forze intendeva al parto e le ho detto che aveva ragione adesso Ero seduta sulla sedia e lei inginocchiata per terra raccoglieva i pezzi di vetro rotto le uova metteva tutto sul vassoio con il tovagliolino di carta asciugato parte del succo d'arancia dovrò portare uno straccio ha detto vorranno sapere perché chiedo delle altre uova a meno che tu ne possa fare a meno ha guardato in su verso di me di traverso con malizia e ho capito che sarebbe stato meglio se entrambe avessimo potuto fingere che Dopotutto avevo fatto colazione se avesse detto di avermi trovata addormentata per terra ci sarebbero state troppe domande dovrà comunque render conto del bicchiere rotto Marita si irrit direbbe se dovesse preparare una seconda volta la colazione ne farò a meno ho detto non ho poi tanta fame Questo andava bene collimava col giramento di testa ma il pane tostato si può recuperare ho aggiunto per non restare del tutto senza prima colazione è caduto per terra non importa sono rimasta lì seduta a mangiarmi le fette di pane tostato mentre lei è andata in bagno ha buttato via le uova rotte e ha tirato lo sciac poi è tornata da me dirò che mi è caduto il vassoio nell'uscire ha detto Mi ha fatto piacere che fosse pronta a mentire per me anche se per una cosa da poco anche se nel proprio interesse era un legame tra noi le ho sorriso Spero che nessuno ti abbia sentito gridare mi sono spaventata ha detto ferma nel vano della porta col vassoio in mano prima ho pensato che fossero solo i tuoi vestiti e poi mi son detta Che cosa fanno lì per terra Ho pensato che fossi scappata Beh invece non erano i vestiti eri tu Sì ero io ero io se n'è andata col ed è tornata con uno straccio per pulire il pavimento Rita quel pomeriggio se n'è uscita con una bisbetica osservazione su certe persone che si lasciano cadere tutto di mano hanno troppe cose per la testa non guardano dove vanno ha detto e noi abbiamo fatto come se nulla fosse accaduto questo avveniva in maggio Ora è già passata l'estate i tulipani hanno avuto la loro fioritura e sono morti hanno perso i petali a uno a uno come denti un giorno mi sono imbattuta in Serena Joy inginocchiata su un cuscino in giardino la canna da passeggio accanto a lei sull'erba stava spuntando i germogli con un paio di cesoie l'ho osservata con la coda dell'occhio mentre le passavo accanto col mio canestro di arance e di bracciole d'agnel lei puntava le lame delle cesoie e poi tagliava con uno scatto convulso delle mani era l'artrite o un attacco feroce un'azione da camic perpetrata contro i turgidi genitali dei Fiori il corpo fruttifere germogli accresce la forza del bulbo Santa Serena ginocchio che fa penitenza mi divertivo spesso in questo modo con piccole meschine amare cgie su di lei ma non a lungo Non serviva niente indugiare osservando Serena Gioia alle spalle quello che volevo erano le cesoie Poi sono venuti gli Iris che si alzavano splendidi e orgogliosi sui loro Stelli come vetro soffiato come uno zampillo di acqua colorata con gelatosi per un istante Blu chiaro lilla chiaro e quelli più scuri di velluto Viola nere orecchie di gatto al sole ombre Indaco cuori sanguinanti così femminili di forma da stupirsi che non li avessero già estirpati da un pezzo c'è un'atmosfera Ribelle sediziosa in questo giardino di Serena un senso di cose sepolte che esplodono senza parole nella luce come dita puntate verso l'alto a dire tutto ciò che è ridotto al silenzio chiederà a gran voce d'essere udito anche se in silenzio un giardino alla tennon Denso di fumi languido Il ritorno del concetto di Estasi la luce del sole Vi scende a fiotti e nello stesso tempo il calore sale dai fiori lo si sente come quando si avvicina la mano a un braccio o a una spalla Il Giardino respira in quel calore attraversarlo in questi giorni di peoni e garofani mi fa girare la testa il salice è in pieno rigoglio e non mi è d'aiuto i suoi insinuanti sussurri Mi corrono lungo la spina dorsale come un brivido di febbre il vestito d'estate fruscia sulla carne delle mie gambe l'erba mi cresce sotto i piedi intravedo dei movimenti tra i rami penne Frulli volute variopinte alberi che diventano uccelli metamorfosi continue Ora le dee esistono e l'aria è soffusa di desiderio Perfino i mattoni con i quali è costruita la casa si vanno ammorbidendo diventano sensibili al tatto se mi ci appoggiasse sarebbero caldi e cedevoli è strabiglia è stata la vista della mia caviglia a fargli girare la testa a farlo svenire al posto di controllo ieri quando ho fatto cadere il mio lasciapassare e ho lasciato che fosse lui a raccoglier niente fazzoletto niente ventaglio uso cò che mi ha portata di mano L'inverno non è così pericoloso ho bisogno di durezza di freddo rigidità non di questa pesantezza come fosse un melone su un gambo di questa liquida maturazione io e il comandante abbiamo stabilito un accordo non è il primo di questi accordi Nella storia dell'umanità Ma la forma che ha assunto non è quella solita io vado a trovarlo due o tre sere la settimana sempre dopo cena ma solo se ricevo il segnale il segnale è Nick se sta pulendo l'automobile quando mi avvio a fare la spesa o quando rientro e se tiene il berretto di sghembo o addirittura è senza berretto Allora vado se non c'è o se porta il berretto dritto allora rimango in camera mia come al solito nelle sere di cerimonia ovviamente l'accordo non vale la difficoltà sta nella moglie come sempre dopo cena lei va nella loro camera e di là potrebbe sentirmi mentre procedo furtiva per il corridoio sebbene io abbia cura di essere molto silenziosa qualche volta rimane in soggiorno a sferruzzare le sue interminabili sciarpe per gli angeli metri e metri di INRI at inutili figure di lana una forma di procreazione la porta del soggiorno di solito è socchiusa quando c'è lei e non oso passarvi davanti quando Ricevo il segnale ma non posso passare davanti al soggiorno il comandante capisce conosce la mia situazione e conosce più di chiunque altro tutte le regole talvolta Serena Gioia è fuori in visita a un'altra moglie di comandante malata è l'unico posto dove possa recarsi da sola di sera porta con sé del cibo una torta dolce o salata o una pagnotta cotte da Rita un barattolo di gelatina fatta con la menta che cresce nel suo giardino si ammalano molto queste mogli di comandanti aggiunge interesse alla loro vita Noi invece Ancelle e Marte Cerchiamo di non ammalarci le Marte non vogliono essere costrette a ritirarsi perché non sanno dove andrebbero a finire non si vedono più tante vecchie in giro e per noi qualsiasi vera malattia spossatezza debolezza perdita di peso o di appetito una caduta di capelli uno scompenso delle ghiandole significherebbe la fine ricordo che Cora l'inizio della Primavera stava alzata nonostante avesse l'influenza appoggiandosi agli stipiti quando riteneva che nessuno la stesse guardando facendo attenzione a non tossire un leggero raffreddore aveva detto quando Serena le aveva chiesto che cosa avesse la stessa Serena talvolta si prende qualche giorno di vacanza e se ne sta a letto allora è lei ad avere compagnia le mogli salgono le scale in un fruscio di vesti ridanciano e Mazzetti di fiori dei loro Giardini fanno a turno c'è una specie di lista invisibile muta ciascuna sta attenta a non pretendere più della sua quota di attenzione le sere in cui Serena Deve uscire sono certa di venir convocata la prima volta ero molto incerta le sue esigenze mi erano Oscure quello che potevo intuire Mi pareva assurdo ridicolo come un feticismo dozzinale Inoltre avevo subito una sorta di delusione mi ero aspettata Dietro quella porta chiusa qualcosa di vergognoso perversioni frustate mutilazioni o a dir poco un'iniziativa azzardata un'abitudine ora giudicata peccaminosa proibita per legge e punibile con l'amputazione invece mi era stato chiesto di giocare a Scarabeo come fossimo una vecchia coppia di sposi o due bambini forse anche quella era una forma di perversione così quando me nero andata Non sapevo ancora che cosa volesse da me né se sarei stata in grado di accontentarlo In un mercato i termini dello scambio devono essere dichiarati e lui di certo non l'aveva fatto Pensavo che stesse giocando come un gatto con il topo Ma ora credo che i suoi motivi e i suoi desideri non fossero chiari neppure a lui non avevano ancora raggiunto il livello delle parole la seconda sera è cominciata allo stesso modo della prima la porta era chiusa Ho bussato mi è stato detto di entrare poi abbiamo fatto due partite come la prima volta con le lisce tessere color avorio azzeccare quarzo arrossire chicchere asperrimo tutti i vecchi trucchi con le consonanti che potevo inventare o mi sono sentita la lingua impastata per lo sforzo di Sillabare era come usare una lingua che un tempo avevo conosciuto Ma che avevo quasi dimenticato una lingua legata a usanze che non appartenevano più a questo mondo caffè latte a un tavolino all'aperto con una brioche assenzio in un bicchiere alto oppure gamberetti in un cono di carta di giornale cose di cui avevo letto una volta ma non avevo mai visto era come una scena di quei vecchi telefilm in cui un paralitico cercava di camminare senza stampelle puoi farlo so che ci riuscirai era così che la mia mente barcollava e inciampava tra le Z e le h scivolando Sulle vocali come su dei sassolini il comandante era paziente quando esitava o gli chiedevo l'ortografia di una parola possiamo sempre cercare sul dizionario diceva possiamo noi la prima volta me nero Poi resa conto mi aveva lasciato vincere quella sera mi aspettavo che tutto sarebbe andato allo stesso modo compreso il bacio della buonanotte ma finita la seconda partita lui si è appoggiato allo schienale della poltrona con i gomiti sui braccioli le mani giunte con le punte delle dita che combaciavano e mi ha guardato Ho un piccolo regalo per te ha detto ha sorriso appena appena poi ha aperto il primo cassetto della scrivania e ne ha tolto qualcosa che per un istante quasi distrattamente ha tenuto tra due dita come a decidere se darmela o no sebbene dal mio posto la vedessi capovolta ho riconosciuto una rivista femminile su carta patinata con l'illustrazione in copertina di una ragazza coi capelli al vento e un fular al collo il rossetto sulle labbra la moda d'autunno pensavo che quelle riviste fossero state distrutte invece ecco che una era sopravvissuta e finita nello studio privato di un comandante là dove meno ci si sarebbe aspettati di trovarla lui ha abbassato lo sguardo sulla modella e ha sorriso ancora con quella sua espressione languida era lo sguardo che avrebbe potuto rivolgere a un animale quasi estinto allo zo mentre mi faceva dondolare la rivista davanti agli occhi come unisca l'ho desiderata con una forza che mi ha scosso fino nel profondo nello stesso tempo capivo che era un desiderio banale e ragionevole perché un tempo non mi interessavano quelle riviste le avevo sfogliate negli studi dei dentisti talvolta in aereo le avevo acquistate per portarmele nelle camere d'albergo per passare il tempo mentre aspettavo Luke dopo le Avo via perché erano inutili e non sarei stata in grado di ricordarne il contenuto eppure adesso lo ricordo contenevano delle promesse trattavano di trasformazioni suggerivano un'infinita serie di possibilità che si moltiplicavano come le immagini riflesse in due fili di specchi L'una di fronte all'altra si ripetevano uguali fino al punto di fuga suggerivano un'avventura dopo un'altra un guardaroba dopo un'altro un miglioramento dopo un altro o un uomo dopo un altro suggerivano il modo di ringiovanire di superare e dimenticare il dolore di amare e farsi amare all'infinito la loro vera promessa era l'immortalità questo teneva in mano il comandante senza saperlo sfogliava le pagine mi sono accorta che mi stavo sporgendo in avanti è un vecchissimo numero ha detto lui Una rarità anni 70 un vog sembrava un intenditore di vini che butta lì un nome ho pensato che potrebbe piacerti guardarlo ho cercato di trattenermi pensando che mi stesse mettendo alla prova per vedere fin dove fosse davvero giunto il mio indottrinamento non è permesso ho detto dentro permesso ha risposto a bassa voce ho capito che cosa significavano le sue parole Dopo aver infranto il tabù maggiore perché avrei dovuto esitare di fronte a una proibizione meno importante o a un'altra o un'altra ancora chi avrebbe potuto dire dove ci si sarebbe dovuti fermare Dietro quella porta non esistevano tabù ho preso la rivista e l'ho girata dalla parte giusta Eccole lì di nuovo le immagini delle donne della mia infanzia sfrontate decise sicure braccia protese come esigere più spazio gambe divaricate piedi ben piantati Per terra c'era qualcosa di rinascimentale in quelle pose ma era ai Principi del rinascimento che pensavo non a donzelle coi capelli inanellati occhi ingenui ombreggiati di trucco Sì ma come gli occhi di un gatto pronto a balzare sulla preda non erano disposta a indietreggiare o a sottomettersi quelle donne con i loro mantelli di tweet ruvido e gli stivali che arrivavano alle ginocchia erano pirati con valigette da signora per il bottino e avidi denti e quini ho sentito che il comandante mi osservava mentre voltavo le pagine sapevo di fare qualcosa che non avrei dovuto fare e che lui provava piacere nel vedermi Fare avrei dovuto sentirmi cattiva secondo i lumid zia Lidia io ero il male ma non mi sentivo cattiva invece mi sentivo come una cartolina di vita da spiaggia in stile ardiano sconveniente che cosa mi avrebbe dato poi il comandante una Iera com'è arrivata fin qui Questa rivista gli ho chiesto taluni di noi mi ha risposto apprezzano ancora le vecchie cose ma credevo che fossero state bruciate c'erano state perquisizioni di casa in casa falò ciò che è pericoloso in mano alle moltitudini ha detto in un tono che poteva essere ironico e forse lo era non costituisce un rischio se affidato a coloro il cui motivi sono irreprensibili annuito grave Impossibile dire se era sincero o no Ma perché mostrarmelo ho chiesto e poi mi sono sentita stupida che cosa poteva rispondermi che si stava divertendo a mie spese perché doveva pur sapere com'era doloroso per me ricordare il tempo passato ma lui mi ha dato una risposta qui Non ero preparata A chi altro potrei mostrarla ha detto di nuovo con quell'aria triste Non volevo insistere per non urtarla sapevo bene di non essere insostituibile C Ciò nonostante ho detto troppo sottovoce a Serena Joy ci ha pensato un po' no lei Non capirebbe Comunque non parla più molto spesso con me ha detto non abbiamo molto in comune in questi giorni ora tutto era chiaro sua moglie non lo capiva Ecco perché io ero lì sempre la stessa storia troppo banale per esser vera la terza sera gli ho chiesto un po' di lozione per le mani non volevo dare l'impressione di mendicare ma cercavo di ottenere quello che potevo Un po' di cosa ha detto Cortese come sempre era dall'altra parte della scrivania non mi toccava mai tranne che per quel bacio obbligatorio Niente carezze sospiri sarebbe stato fuori luogo in un certo senso tanto per lui che per me una lozione per le mani ho detto oppure per il viso la nostra pelle diventa molto secca per qualche motivo Dico la nostra invece che la mia mi piacerebbe chiedere anche un po' di olio per il bagno in quei piccoli globuli colorati di un tempo che per me erano carichi di magia quando li vedevo nel vaso di vetro Rotondo nel bagno di mia madre ma ho pensato che forse non sapeva cosa erano E comunque non esistevano più secca ha ripetuto il comandante come se non ci avesse mai pensato prima ma allora come fate usiamo il burro quando possiamo procurar celo oppure la margarina quasi sempre la margarina il burro ha detto ci ha pensato e ha riso un'idea molto astuta il burro lo avrei preso a schiaffi penso potrò procart un po' ha aggiunto Come per compiacere un bambino che avess chiesto della gomma da masticare Ma lei pobbe sentir l'odore Add mi sono chiesta se questa sua paur nonen da una passata Esi passata da mto Rossetto sul colletto suls a tard in cucina o in camera da letto un uomo che non avesse avuto simili esperienze non ci avrebbe pensato a meno che non fosse più astuto di quanto pareva starò attenta ho detto e poi non mi sta mai così vicina talvolta Sì Ho abbassato gli occhi me nero dimenticata ho sentito che arrossivo non me la metterò in quelle occasioni la quarta sera mi ha dato la lozione per le mani in una bottiglietta di plastica senza etichetta non era di buona qualità sapeva un po' di olio vegetale niente mughetto per me doveva essere qualcosa che usavano negli ospedali per le piaghe da decubito Ma l'ho ringraziato lo stesso il guaio ho detto è che non ho nessun posto dove tenerla in camera tua ha suggerito come se fosse Ovvio la troveranno qualcuno la troverà come ha chiesto sembrava che davvero non sapesse forse era così non era la prima volta che mostrava di ignorare le reali condizioni in cui vivevamo loro cercano ho risposto cercano in tutte le stanze che cosa ho perso un po' il controllo Allora lame da barba ho detto libri articoli cose del mercato nero tutto ciò che secondo loro Noi non dobbiamo avere Cristo Non è un mistero la mia voce era più adirata di quanto non intendessi Ma lui non ha battuto ciglio Allora dovrei tenerla qui ha concluso E così ho fatto mi ha osservato mentre me la spalmavo sulle mani e poi sul viso con quell'aria come se guardasse attraverso le sbarre Era come se fosse entrato in bagno con me avrei voluto voltargli le spalle ma non ho osato per lui dovevo ricordarmelo Ero solo un capriccio 26 quando siamo giunti di nuovo alla sera della cerimonia due o tre settimane dopo ho visto che le cose erano cambiate adesso c'era un imbarazzo che prima non c'era mai stato prima avevo considerato la cerimonia come un lavoro spiacevole da portare a termine il più presto possibile devi temar come l'acciaio diceva mia madre per indurmi a dare un esame o a fare una nuotata nell'acqua gelida non avevo mai pensato al significato di questa frase che rimandava all'idea di una corazza di metallo di un'armatura ma era questo che facevo durante la cerimonia mi riparavo dietro una corazza per riuscire a non essere presente non nella carne questo stato di assenza questo modo di esistere al di fuori del corpo lo aveva provato anche il comandante adesso lo sapevo Probabilmente pensava ad altro tutto il tempo che era con me con noi perché naturalmente c'era anche Serena Joy quelle sere forse pensava a qualcosa che aveva fatto durante il giorno o al gioco del golf o a quello che aveva mangiato a pranzo l'atto sessuale avveniva in modo meccanico quasi inconscio quella sera la prima dall'inizio del nostro accordo Non saprei definirlo altrimenti mi vergognavo sentivo che lui mi guardava e ne Ero infastidita le lampade erano accese come al solito perché Serena Joy evitava sempre Qualsiasi cosa potesse creare un'aura anche vagamente romantica o erotica e la luce scendeva dall'alto cruda nonostante il baldacchino era come essere su un tavolo operatorio o su un palcoscenico mi rendevo conto di avere peli su le gambe sparsi e un po' ispidi non avevo neanche le ascelle depilate ma lui quelle non poteva vederle mi sentivo rozza questa copulazione o forse fertilizzazione che per me non avrebbe dovuto essere più di quanto un'ape sia per un fiore Mi appariva ora come una indecente intollerabile violazione di proprietà mentre prima non era stato così lui non era più un'entità astratta per me questo era il problema l'ho pensato quella sera e continuo a pensarlo una complicazione in più era cambiata anche la mia posizione nei confronti di Serena Joy Un tempo la odiavo Semplicemente per il suo ruolo in ciò che mi veniva fatto E perché anche lei Mi odiava e sopportava male la mia presenza e infine perché sarebbe stata lei a crescere mio figlio fossi stata Dopotutto in grado di averne uno ora la odiavo ancora non più di quanto la odiassi quando mi stringeva le mani così forte che mi penetrava nella carne con gli anelli e mi piegava i polsi all'indietro forse per farmi stare scomoda solo che non si trattava più di Puro e Semplice odio ero almeno in parte gelosa di lei come potevo essere gelosa di una donna così palesemente inaridita e infelice si può essere gelosi solo di chi possiede qualcosa che pensiamo spetterebbe a noi eppure ero gelosa nello stesso tempo mi sentivo colpevole nei suoi riguardi mi sentivo un'intrusa in un territorio che avrebbe dovuto essere il suo adesso che vedevo il comandante di nascosto Anche se solo per giocare i suoi giochi e ascoltarlo parlare Le nostre funzioni non erano più così separate come avrebbero dovuto esserlo in teoria le sottraeva qualcosa benché lei non lo sapesse la derubava non importa che si trattasse di qualcosa che apparentemente lei non voleva che non le serviva o che addirittura rifiutava era pur sempre roba sua non riuscivo a stabilire che cosa fosse perché il comandante non era innamorato di me rifiutavo di credere che provasse un sentimento così definito nei miei confronti ma era un bene di cui non potevo privarla altrimenti che cosa le sarebbe rimasto lei non era niente per me mi dicevo le sono antipatica mi sbattere bbe fuori di casa in un secondo o peggio se potesse trovare una scusa qualsiasi se ci scoprisse per esempio lui non sarebbe in grado di intervenire di salvarmi le trasgressioni da parte delle donne siano Marte o ancelle cadono sotto la Giurisdizione delle sole mogli lei era una donna maligna e vendicativa lo sapevo Tuttavia non potevo scacciare quel senso di rimorso nei suoi confronti capivo nello stesso tempo che adesso avevo del potere su di lei Sebbene non lo sapesse e ne godevo perché fingere ne godevo moltissimo Ma il comandante con uno sguardo un gesto una disattenzione avrebbe potuto rivelare a chiunque quello che c'era tra di noi era stato sul punto di farlo la sera della cerimonia aveva sollevato la mano come per toccarmi il viso io mi ero spostata per avvertirlo sperando che Serena Joy non se ne fosse accorta lui aveva ritratto la mano e si era di nuovo chiuso in sé stesso nella sua solitudine bisogna fare attenzione ho detto quando ci siamo incontrati da soli a che cosa a non toccarmi così quando quando c'è lei ti ho toccata Sì è pericoloso potrebbero trasferirmi nelle colonie o peggio Pensavo che lui dovesse continuare ad agire in pub come fossi un vaso o una finestra un oggetto che facesse parte dell'arredamento qualcosa di inanimato o trasparente Mi dispiace ha detto non era mia intenzione ma altrimenti è così come ho chiesto visto che non proseguiva Imp personale ha risposto quanto ti c'è voluto per scoprirlo dal modo in cui gli parlavo era evidente che i nostri rapporti erano cambiati per le generazioni che verranno diceva zia Lidia sarà molto meglio le donne vivranno insieme in armonia tutte in un'unica famiglia voi sarete per loro come delle figlie e quando il livello della popolazione sarà di nuovo salito non sarete più costrette a trasferirvi da una casa all'altra il vuoto sarà colmato ci potranno essere legami di vero affetto diceva strizzando l'occhio con aria complice le donne si uniranno per un fine comune si aiuteranno reciprocamente nelle faccende quotidiane e procederanno insieme lungo il cammino della vita assolvendo ciascuna il compito che le era stato assegnato perché aspettarsi che una donna adempia da sola tutte le funzioni necessarie alla Serena conduzione di una casa non è né ragionevole né umano stiamo operando allo scopo di dare un piccolo giardino a ciascuna di voi agitava il dito ammonitore ma non possiamo essere come maiali avidi ed esigere troppo prima del tempo non è così la verità è che sono la sua amante gli uomini al vertice della carriera hanno sempre avuto delle amanti perché le cose dovrebbero essere diverse adesso le modalità non sono le stesse lo ammetto l'amante un tempo veniva tenuta in una casa o in un appartamento dove viveva da sola adesso tutto è stato rimescolato ma la sostanza è la stessa più o meno L'altra donna così venivano chiamate in certi paesi io io sono L'altra donna il mio mestiere è di fornire ciò che altrimenti mancherebbe anche Lo scarabeo è una posizione assurda oltre che vergognosa talvolta penso che lei lo sappia talvolta penso che sia stata lei a convincerlo e che rida di me come io rido qualche volta di me stessa può darsi che dica tra sé le ho scaricato sulle spalle il mio fardello Forse si è staccata da lui quasi completamente Forse è questa per lei la libertà Ma anche così abbastanza stupidamente sono più felice di quanto non fossi prima vuol dire prima di tutto a qualcosa da fare qualcosa per passare il tempo la sera invece di St seduta da sola in camera ed è qualcos'altro cui pensare Non provo per il comandante niente di simile all'amore ma lui per me è un motivo di interesse occupa uno spazio è più di un'ombra e io per lui per lui non sono più semplicemente un corpo da usare una barca senza carico o un calice senza vino un forno senza ciambella per lui non sono più vuota 27 cammino con d Glen lungo la strada d'estate L'aria è calda e umida un tempo saremmo uscite coi vestiti leggeri e i sandali ciascuna di noi ha delle Fragole nel paniere è la stagione delle fragole e ne mangiamo ogni giorno fino a stare male e del pesce avvolto nella carta abbiamo preso il pesce al negozio pani e pesci che ha un'insegna di legno con un pesce che sorride e ha le ciglia non vendo pane però di solito il pane si fa in casa ma si possono trovare all'occorrenza panini raffermi e bomboloni flacidi al pane quotidiano pani e pesci non è quasi mai aperto perché aprire quando non c'è nulla da vendere le pescherie di mare avevano chiuso diversi anni fa i pochi pesci che hanno adesso provengono da allevamenti ittici e sanno di fanghiglia le notizie dicono che le aree costiere vengono tenute in riposo mi ricordo le sogliole il merluzzo il pesce spada e i frutti di mare il tonno le aragoste ripiene e al forno i salmoni rosa e grassi cotti alla griglia possibile che siano tutti estinti come le balene me ne è arrivata la notizia Passat m a parole senza suono con le labbra appena mosse mentre facevamo la fila in attesa che il negozio aprisse attratte da una fotografia di Bianchi filetti dall'aspetto gustoso mettono la fotografia in vetrina quando hanno qualcosa la tolgono quando non ne hanno è il linguaggio dei segni io e di Glen camminiamo Oggi siamo accaldate nei nostri abiti lunghi bagnate sotto le braccia stanche col caldo almeno non portiamo i guanti una volta c'era una gelateria in questo esol non ricordo il nome Tutto cambia così in fretta gli edifici possono essere abbattuti o trasformati in qualcos'altro è difficile tenere a mente L'ubicazione di un negozio si poteva prendere una doppia dose di gelato di crema e se volevi ti mettevano sopra una spruzzatina di cioccolata questi gelati avevano il nome di un uomo Com'è che si chiamavano i Giovannini i Giacomini non riesco a ricordare ci andavamo quando lei era piccola e io la sollevavo perché potesse vedere al di là del cristallo del Banco le di gelato in mostra così delicatamente colorate arancione Verde Rosa e le leggevo i nomi per farla scegliere lei non sceglieva secondo il nome però Ma secondo il colore anche i suoi vestitini e grembiulini erano di quei colori gelati pastello i Jimmy Ecco come si chiamavano io e di Glen ci siamo già abituate l'una all'altra siamo come gemelle siamesi Non ci preoccupiamo molto delle formalità quando ci salutiamo ci sorridiamo e via in tandem percorriamo il nostro tragitto quotidiano di tanto in tanto variamo il percorso non c'è nulla che lo vieti purché ci teniamo dentro le barriere un topo in un labirinto è libero di andare ovunque purché resti nel labirinto siamo già state ai negozi e in chiesa adesso siamo all'altezza del muro è libero oggi non lasciano i corpi Appesi a lungo in estate a causa delle mosche della puzza qui un tempo c'era l'abitudine di profumare gli ambienti al pino o all'essenza di fiori alcuni se lo ricordano specialmente i comandanti che predicano purezza in ogni cosa hai preso tutto quello che c'era sulla lista mi chiede adesso di Glenn anche se sa che ho già preso tutto le nostre liste non sono mai lunghe da un po' di tempo non è più tanto riservata e malinconica spesso È lei a rivolgermi la parola per prima Sì rispondo andiamo a fare una passeggiata fin laggiù intende dire verso il fiume è un po' che non andiamo da quel bene non mi avvio subito mi fermo a guardare ancora una volta il muro i mattoni Rossi i riflettori il filo spinato i ganci in un certo senso il muro è perfino più sinistro se è vuoto quando c'è appeso qualcuno Almeno sai che cos'è il peggio ma vuoto è una minaccia potenziale come un temporale che si vicini quando vedo i cadaveri appesi quando dalla forma e Dalla taglia capisco che nessuno di quelli è Luke posso anche credere che sei ancora vivo Non so perché mi aspetti di vederlo su questo muro ci sono centinaia di altri posti dove avrebbero potuto ucciderlo ma non riesco a liberarmi dall'idea che lui sia lì in questo momento dietro quei mattoni Rossi cerco di immaginarmi In quale edificio si trovi non ricordo bene dove siano gli edifici all'interno del muro un tempo potevamo camminarci liberamente quand'era un'università ogni tanto ci andiamo ancora per la rigenerazione delle donne anche gli edifici sono in gran parte di mattoni Rossi Alcuni hanno l'ingresso ad Arco secondo lo stile romanico realizzato nel secolo X adesso non c'è più permesso di entrarci ma in realtà Nessuno vorrebbe farlo perché lì abitano gli occhi forse Luke è nella biblioteca in qualche sotterraneo dietro gli scaffali la biblioteca è come un tempio c'è una lunga gradinata bianca che conduce a una fila di porte poi D un altro Scalone bianco che porta al primo piano da entrambi i lati sulle pareti sono dipinti degli Angeli e anche degli uomini che combattono o stanno preparandosi a combattere e hanno un aspetto pulito e uno sguardo Nobile non sono sporchi imbrattati di sangue puzzolenti come dovevano essere stati veramente a destra della porta interna c'è la vittoria che li incita La morte è dall'altra parte a sinistra è un murale dipinto in occasione di qualche guerra gli uomini dalla parte della morte sono ancora vivi stanno per andare in paradiso la morte è una bella donna con le ali e il seno quasi nudo o è forse la vittoria non me lo ricordo quello non l'hanno distrutto voltiamo le spalle al muro ci dirigiamo a sinistra Qui ci sono vari negozi vuoti senza insegna Le vetrine sono scarabocchiate col sapone cerco di ricordarmi che cosa vi Si vendeva un tempo cosmetici gioielli la maggioranza dei negozi che vendono oggetti per uomo sono ancora aperti sono quelli che trattano di ciò che loro chiamano che sono stati chiusi sull'angolo c'è il negozio noto come le pergamene dell'anima è una concessione governativa c'è un le pergamene dell'anima in ogni centro cittadino in ogni sobborgo o almeno così dicono devono avere degli utili incredibili la vetrina delle pergamene dell'anima è antiproiettile dietro c'è una serie di macchine ST note come i rulli sacri ma solo tra noi è un nomignolo blasfemo le macchine stampano preghiere un rullo dopo l'altro interminabilmente vengono ordinate tramite il compiu fono Ho sentito la moglie del Comandante che lo faceva ordinare preghiere dalle pergamene dell'anima è ritenuto un segno di devozione e di fedeltà al regime quindi Naturalmente le mogli dei comandanti lo fanno spo Giova alla carriera dei loro mariti ci sono cinque diverse preghiere per la salute per la ricchezza per una morte una nascita un peccato Scegli quella che vui e Fi il numero poi Fi il tuo numero perché ti venga addebitata la spesa il numero di volte che desideri che venga ripetuta la priera le macchine parlano mentre stampano le preghiere se si vuole si può entrare per ascoltare le voci metalliche monotone che ripetono la stessa cosa all'infinito una volta che le preghiere sono state stampate e dette la carta gira all'indietro attraverso una scanalatura e viene riciclata non ci sono operai le macchine Funzionano da sole da all'esterno si sente solo un brusio come di una folla devota in preghiera ciascuna macchina ha un occhio dipinto in oro su un lato tra due aluce pure d'oro cerco di ricordare che cosa vendevano qui quando era un negozio Prima che diventasse le pergamene dell'anima biancheria intima mi pare scatole Rose d'argento con lan colorati regg seni coi pizzi di seta cose ormai perdute io e di Glen davanti alle pergamene dell'anima guardiamo attraverso le vetrine antiproiettile le preghiere che sgorgano dalle macchine e scompaiono di nuovo attraverso le scalal per tornare al regno del non detto adesso sposto lo sguardo e non vedo più le macchine ma di Glenn riflessa nella vetrina anche lei mi sta fissando ci guardiamo negli occhi questa è la prima volta che vedo gli occhi di di Glenn di fronte non di profilo ha un viso ovale rose o paffuto ma non grasso gli occhi rotondi fissa il mio sguardo nel vetro alla stessa altezza senza esitare adesso è difficile voltare la testa sono colta di sorpresa è come scoprire qualcuno nudo per la prima volta all'improvviso si respira il rischio tra di noi anche questo incontro d'occhi è un pericolo Sebbene non ci sia nessuno vicino pensi che Dio resti ascolto a queste macchine sta parlando in un susurro c abituate così al centro in passato questa sarebbe stata un'osservazione di poco conto Una sorta di Mistica speculazione ora è un tradimento potrei urlare potrei Correr via potrei girarmi verso di lei per mostrarle che non sono disposta a tollerare questa sorta di conversazione in mia presenza sovversione sedizione bestemmie eresia tutto insieme Chiusa nella mia corazza d'acciaio rispondo No non lo credo lei emette un lungo sospiro di sollievo abbiamo attraversato insieme la linea invisibile nemmeno io credo però che molti abbiano bisog di questo tipo di Fede aggiungo è un po' come per i cilindri preghiera tibetani Che cosa sono non li ho mai visti ma ho letto che erano di metallo o di legno contenevano dei fogli dove erano scritte le preghiere e venivano fatti girare al vento adesso sono spariti Come tutto dice di Glenn solo ora smettiamo di guardarci negli occhi Siamo al sicuro qui S biglio credo che sia il posto più sicuro sembra che stiamo pregando nient'altro E loro loro ripete a voce bassissima si è sempre più al sicuro all'aperto almeno non ci sono microfoni e poi non ne metterebbero mai uno qui pensano che nessuno oserebbe aprir bocca davanti alle pergamene Ma ci siamo attarda abbastanza non ha senso rientrare tardi veniamo via insieme Tieni la testa bassa mentre camminiamo dice e piegati un po' verso di me così ti posso sentir meglio e non parlare quando vedi arrivare qualcuno camminiamo a testa bassa come al solito sono così eccitata che riesco a stento a respirare ma tengo un passo regolare ora più che mai devo evitare di attirare l'attenzione su di me pensavo che fossi una vera credente dice di Glen Anch'io lo pensavo di te eri sempre così seria devota insopportabile anche tu rispondo ho voglia di ridere di gridare di abbracciarla vuoi unirti a noi mi chiede noi Allora noi esistiamo come individui non siamo solo il noi oggetto disposto a subire Non avrai pensato che fossi io sola Questo non l'avevo pensato mi viene il sospetto che possa essere una spia che voglia intrappoliamo ma non ci credo la speranza sta montando in me come la linfa in un albero è il sangue che sgorga da una ferita abbiamo spato un'apertura voglio chiederle se ha visto Moira se qualcuno può scoprire cosa è successo a Luke a mia figlia a mia madre anche ma non c'è molto tempo stiamo avvicinandoci all'angolo della strada principale quella prima della barriera ci sarà troppa gente non ripetere una sola parola di quello che ci siamo dette oggi mi avverte di Glen anche se non non ce ne sarebbe bisogno mai certo rispondo con chi potrei parlarne procediamo lungo la strada principale in silenzio oltrepassiamo Gigli e carne c'è più folla sui marciapiedi questo pomeriggio il caldo deve averli fatti uscire donne vestite di verde di blu di rosso o a strisce alcun Uni uomini sono in uniforme altri in abiti civili il sole è un piacere ancora permesso si può goderne liberamente Tuttavia nessuno fa più bagni di sole non in pubblico almeno ci sono anche più automobili del solito turbini coi loro autisti e i loro occupanti appoggiati ai cuscini o automobili più piccole guidate da uomini di minor importanza sta succedendo qualcosa c'è confusione nello scorrere delle automobili qualcuna si accosta al marciapiede per non ostruire il passaggio alzo gli occhi sta arrivando un furgone nero con l'occhio a lato di bianco sul lato non ha la sirena inserita ma tutti gli fanno strada procede lento per la carreggiata come cercasse qualcosa uno squalo in cerca di preda improvvisamente ho freddo un brivido mi attraversa dalla testa ai piedi Ho paura che ci siano dei microfoni davanti alle pergamene e che ci abbiano sentite di Glen coprendosi con la manica mi afferra per il gomito continua a camminare sussurra fingi di non vedere posso fingere ma non posso fare a meno di vedere il furgone si arresta proprio davanti a noi due occhi in abito grigio scendono con un balzo dal doppio portone sul retro afferrano un uomo che sta camminando con una valigetta un uomo dall'aspetto comune e lo sbattono con la schiena contro la nera fiancata del furgone lui resta lì come fosse incollato poi uno degli occhi gli si compie un gesto netto e brutale che lo fa piegare in due lo trasforma in un fagotto di stracci gli occhi lo sollevano e lo issano nel retro del furgone come un saco postale poi salgono anche loro richiudono i portelloni e il furgone riparte è tutto finito in qualche secondo il traffico riprende come se non fosse successo niente ciò che provo è sollievo non ce l'avevano con me

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